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Categoria: cultura

Cristiano Guitarrini espone a Bracciano

Al Chiostro degli Agostiniani dal 14 al 16 ottobre

redazione mercoledì 28 settembre 2022
quadro guitarriniBRACCIANO - Si terrà nell'incantevole cornice del Chiostro degli Agostiniani di Bracciano la mostra personale del pittore Cristiano Guitarrini.

L'inaugurazione di questo evento culturale, patrocinato dal Comune di Bracciano, avrà luogo venerdì 14 ottobre alle 15.30. Nei giorni sabato 15 e domenica 16 ottobre sarà possibile ammirare le opereesposte la mattina dalle ore 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 15.30 alle 19.
La personale di Cristiano Guitarrini va ad arricchire il ventaglio di proposte culturali offerto dalla città di Bracciano, dalle sue associazioni e dai suoi artisti, per questa stagione autunnale.

La mostra verrà allestita all'interno del Chiostro degli Agostiniani, cornice ideale per eventi di carattere artistico e culturale. Il chiostro faceva parte dell'ex convento di Santa Maria Novella e ora fa parte del complesso del Museo Civico; situato ai piedi del Castello Orsini Odescalchi si situa oltretutto nel cuore della vita sociale della città, nel rione antico in cui ogni vicolo offre un'ampia scelta di locali caratteristici.

L'accesso alla mostra è gratuito, così come per qualsiasi altro evento organizzato presso il Chiostro degli Agostiniani.

L'ARTISTA: CRISTIANO GUITARRINI

Una volta all'interno avrete modo di ammirare numerose opere di Cristiano Guitarrini, braccianese classe 1977, diplomato all'Accademia di Belle Arti di Roma e dedito alla pittura sin dalla prima adolescenza.

Gli acquerelli e gli oli di Guitarrini fondono colore e poesia, evocano ricordi lontani che credevamo di aver perso nelle pieghe del tempo. La sua pittura, figurativa ed evocativa, fatta di pennellate materiche eppure così eteree, ci porta a ricordare luoghi che forse abbiamo visto, forse abbiamo sognato; vecchie canzoni che ascoltava nonna mentre cucinava; poesie lette distrattamente, ma che ora assumono nuovi contorni. Volti, scorci di paesi e città, dettagli della vita quotidiana, un fiore, una forma di pane fresco... tutto ci viene mostrato attraverso linee e colori delicati e potenti al tempo stesso. La luce in particolare è padrona assoluta dei quadri esposti quest'anno; la luce esterna che ci investe e ci dona contorni, tridimensionalità e sfumature, e la luce interna che scaturisce non solo dai volti delle persone, ma dai palazzi, dai fiori e dagli oggetti di uso quotidiano. La pittura di Guitarrini ce li rende dotati dell'anima che sicuramente possiedono e che noi troppo spesso dimentichiamo.

"Vorrei che la mia pittura cogliesse la compresenza tra il dato visivo e il suo superamento – afferma Cristiano Guitarrini – farla scorrere su quella linea dove l'emozione e il pensiero piegano il reale, senza annientarlo, fino a renderlo finalmente plausibile. E così avvertire insieme la sensazione del freddo alle ossa, la presenza ostinata della terra sotto i piedi, le nuvole gelose del sole e poi un altrove, suggerito da un imprevisto battito d'ali. Tutto ciò in una luce che è sublimazione della materia, senza che quest'ultima venga negata, poiché ne è il presupposto. Così come, dalla nostra umana esperienza, il corpo sembra essere il presupposto dell'anima".

LA MOSTRA: 14, 15 e 16 OTTOBRE

La mostra resterà aperta ai visitatori da venerdì 14 a domenica 16 ottobre, presso il Chiostro degli Agostiniani, recando l'evocativo titolo di "Bagaglio di luce".

Perché? Perché l'esposizione si avvale della luce come fil rouge che lega e attraversa tutte le opere in mostra. Tema principe nella storia della pittura, in queste opere sembra trarre le proprie motivazioni da un concetto di rivelazione che avvolge oggetti quotidiani e figure, tanto che le forme e le vibrazioni di colore tendono a cogliere una specifica condizione spirituale, più che la rappresentazione didascalica dei soggetti descritti.

"Così materia e spirito comunicano nel tentativo di sublimarsi, in un racconto di atmosfere che toccano carte e tele, illuminandole. La luce che anima queste opere - racconta Guitarrini - si fa di volta in volta tangibile ed evanescente, tale da sembrare così fortemente radicata nella genesi dei dipinti, da apparire bagaglio fondamentale, quasi esclusivo di tutta la poetica".

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